Russula vesca Fr
Cappello: 45 – 100 (140) mm, carnoso e sodo, prima rotondeggiante, quindi convesso, infine spianato, depresso in vecchiaia, con orlo sottile; cuticola asciutta e opaca, talvolta un po’ ritratta verso l’orlo, di un caratteristico colore pesca, rosa-lilacino, ma anche bruno-vinoso ( sotto conifere in montagna ).
Lamelle: leggermente decorrenti e biforcate all’inserzione con il gambo, abbastanza fitte, semi lardacee nei giovani esemplari, bianche, macchiate di ruggine e poi di giallastro in vecchiaia o alla manipolazione.
Gambo: cilindrico, spesso assottigliato alla base, corrugato, superficie bianca, raramente sfumato di rosa, talvolta macchiato di ruggine alla base
Carne :soda e compatta nei giovani esemplari, biancastra, ingiallente alla manipolazione, a volte con macchie brunastre; sapore dolciastro ricordante la nocciola e odore poco significativo.
Habitat: molto comune, sia sotto conifere che latifoglie.
Commestibilità: ottimo commestibile.
Note: specie tra le più precoci, fruttifica dall’inizio dell’estate sino al primo autunno. Sicuramente una fra le migliori russule commestibili. La caratteristica tonalità rosata di quelle di latifoglia la rende quasi inconfondibile; altre caratteristiche sempre presenti sono le lamelle bianche e fitte, leggermente decorrenti, e il sapore dolciastro assimilabile alla nocciola.
Enzo Ferri