Rheubarbariboletus armeniacus ( Quel. ) Vizzini, Simonini & Gelardi
[=Xerocomus armeniacus ( Quel. ) Quel. ]
Cappello: 40 – 100 ( 120 ) mm, da emisferico a convesso, poi guancialiforme; con orlo involuto, quasi mai completamente disteso; cuticola opaca, feltrata, asciutta, sovente areolata, colorazioni variabili da rosa a rosa antico, a rosa salmone, fino a rossastro.
Tubuli: leggermente depressi e uncinati al gambo, di colore giallo, poi giallo-verde, viranti al blu al taglio; pori piccoli, presto angolosi, concolori ai tubuli, viranti al blu.
Gambo :10 – 25 x 40 – 100 mm, cilindrico, con base affusolata e un po’ radicante, fibrolloso, con costolature che simulano una sorta di reticolo, concolore al cappello, giallastro all’apice e spesso colorato di rosso verso la metà inferiore, vira al blu-verde al taglio.
Carne: soda, giallo vivo solo nella metà inferiore del gambo, ocra-arancio verso la punta, viraggio abbastanza intenso all’attaccatura tra gambo e cappello; odore e sapore fungini, gradevoli.
Habitat: specie termofila, cresce solitamente a gruppi, sotto latifoglie con preferenza per quercia e castagno, comune in ambiente mediterraneo e ben presente anche ai Castelli Romani.
Commestibilità: discreto commestibile da giovane, scartando il gambo perché coriaceo.
Note: specie dalle colorazioni estremamente variabili. Il carattere macro più caratteristico è la colorazione arancio-albicocca della carne nella parte bassa del gambo.
Enzo Ferri