Neoboletus luridiformis(Rostk.) Gelardi, Simonini & Vizzini
[= Boletus erythropus Pers.]
Cappello: 100 – 200 mm, carnoso, sodo, prima emisferico, poi convesso ed infine disteso. Cuticola opaca, vellutata di colore bruno scuro, spesso con riflessi azzurri.
Tubuli e Pori: tubuli lunghi, quasi liberi, non aderenti, rapidamente viranti al blu al taglio; pori piccoli, rotondi, dapprima giallo-arancio, poi da rosso-arancio a rosso sangue, spesso più chiari al margine, viranti al blu.
Gambo: fino a 70 x 150 mm, obeso in gioventù, robusto, allargato verso la base, privo di reticolo, colore di fondo sul giallo arancio, ricoperto da una fine punteggiatura rosso sangue, vira immediatamente al blu – nerastro al tocco.
Carne: soda e compatta nel giovane, a maturità molliccia nel cappello, giallastra, virante al blu in maniera intensa al taglio; odore fruttato, sapore dolce e gradevole.
Habitat: cresce prevalentemente in collina e montagna, sia sotto latifoglie che sotto conifere, meno frequente in pianura.
Commestibilità: buon commestibile, ma deve essere consumato ben cotto, avendo cura di scartare il gambo, piuttosto fibroso.
Note: per i colori scuri del cappello e la cuticola vellutata viene spesso confuso al primo sguardo con i porcini, ma i pori rossi e gambo puntinato e non reticolato ne agevolano il riconoscimento. Abbastanza comune nei boschi dei Castelli Romani.
Enzo Ferri