Lanmaoa fragrans (Vittad.) Vizzini, Gelardi & Simonini
[= Boletus fragrans Vittad.]
Cappello: 50 – 120 (200) mm, da emisferico a convesso, spesso irregolare; orlo rivolto in basso specie in gioventù; superficie asciutta e opaca, finemente vellutata, di colore bruno scuro ma talvolta anche con toni rossastri.
Tubuli e pori: tubuli corti e sottili, da giallo chiaro a giallo oro, poi verdastri, al taglio viranti al verde azzurro; pori tondi concolori ai tuboli e anch’essi viranti al verde azzurro.
Gambo: 20 – 60 x 50 – 150 mm, robusto e sodo, con base radicante, giallo nella metà superiore e bruno-rossastro verso la base, privo di reticolo.
Carne: inizialmente soda, poi molle, gialla, vira al verde azzurro alla sezione; odore e sapore leggeri, gradevoli.
Habitat: cresce nei boschi termofili di latifoglie, sotto querce, castagni e lecci in estate/autunno, comune nel centro Italia, raro al nord.
Commestibilità: commestibile discreto da giovane. Nonostante il nome il profumo è debole, ma una volta essiccato questo fungo dà il meglio, sprigionando tutta la sua fragranza.
Note: aiutano nella determinazione l’assenza di reticolo, la cuticola “vellutata “e il viraggio al verde/azzurro. Può essere confuso con Baorangia emileorum che ne condivide l’habitat e il periodo di crescita.
Enzo Ferri